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Il Convegno dell’Ente Bilaterale di Settore dell’Industria Alimentare: dialogo ed esercizi su Bilateralità e Sostenibilità
“Esercizi bilaterali di sostenibilità”: si è svolto a Milano il 16 gennaio 2025 presso l’Hotel Principe di Savoia il primo evento dell’E.B.S. Ente Bilaterale di Settore, un’importante occasione di dialogo sul contributo che la bilateralità può apportare nella funzione di indirizzo per l’attuazione della Responsabilità Sociale nell’Industria Alimentare. A condurre i lavori l’E.B.S. nelle persone del Presidente Alessandro Glisenti già Responsabile delle relazioni industriali in Unione Italiana Food e del Vice Presidente Giovanni Mininni, Segretario Generale Flai Cgil, a rappresentanza dell’intera governance dell’Ente. Costituito nel 2022, ma già ideato dal Contratto Nazionale dell’Industria Alimentare nel 2009, ad oggi l’E.B.S. è il punto di riferimento del Welfare contrattuale nel comparto dell’Industria Alimentare voluto dalle associazioni firmatarie del CCNL e dalle rappresentanze sindacali.
Con la moderazione di Cristina Casadei de Il Sole24Ore, si è presentata e confrontata l’intera bilateralità che costituisce l’E.B.S., rivolgendosi alle oltre duecento persone presenti all’evento in rappresentanza delle Aziende che fanno capo alle relative associazioni dell’Industria Alimentare e alle rappresentanze sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil.
Nella prima parte dei lavori si sono alternati i Presidenti del Fondo FASA dott. Giovanni de Angelis, Fondo CRIVI dott. David Dabiankov Lorini, ed ALIFOND dott. Fabio Barigazzi presentando gli “esercizi” in cui gli stessi Fondi sono costantemente impegnati e finalizzati a:
- un’assistenza sanitaria integrativa pensata per rispondere al meglio alle esigenze dei lavoratori del settore, includendo la riduzione delle franchigie, l’introduzione di nuove coperture come la telemedicina e l’ampliamento delle prestazioni mirate alla prevenzione;
- una previdenza complementare la cui efficacia è perseguibile attraverso una scelta ragionata e guidata per una migliore allocazione della scelta dell’investimento;
- una copertura assicurativa sulla vita per la quale si è registrato un progressivo interesse con un progressivo aumento degli iscritti stimato per il 2025 pari a circa 160.000 unità.
A seguire Alessandro Glisenti e Giovanni Mininni congiuntamente hanno esposto le azioni di Welfare in cui l’E.B.S. è attivo nei confronti delle imprese, delle lavoratrici e dei lavoratori. La gestione della contribuzione unificata, la promozione di studi e ricerche di settore, il supporto alla genitorialità e alle donne attraverso il Fondo alla Maternità e Paternità ed il Fondo di sostegno alle Vittime di violenza di genere, sono tutti gli “esercizi” realizzati grazie all’apporto della bilateralità. Ulteriore esercizio ed impegno per il prossimo futuro costituirà la facilitazione per le aziende nella realizzazione di un modello di formazione continua.
Il Professore Michele Faioli, Professore associato di Diritto del Lavoro all’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha posto poi l’attenzione sul ruolo della bilateralità, in un contesto socio economico in continua evoluzione, nella responsabilità sociale tra nuovi bisogni sociali e contrattazione collettiva. L’intervento si è chiuso con una prospettiva volta al futuro, la realizzazione di una “bilateralità di nuova generazione” con l’elaborazione di modelli predittivi, dalla prevenzione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso un processo di mappatura dei rischi effettivi, alla formazione tramite una mappatura effettiva dei bisogni formativi in relazione alle mansioni lavorative.
La Tavola Rotonda ha rappresentato un autentico spazio di confronto e manifestazione dei principi appartenenti all’essenza dei segretari generali delle rappresentanze presenti Fai Cisl, Flai Cgil e Uila e dei programmi futuri dell’E.B.S.
Il Presidente dell’E.B.S. Alessandro Glisenti ha aperto lo spazio di riflessione chiarendo che la bilateralità ha un ruolo fondamentale nella sostenibilità. È un concetto che può sembrare complesso da spiegare, ma la sua realizzazione è concreta, possibile e perseguibile portando benefici sia alle persone che alle imprese.
Attraverso la bilateralità, è possibile rispondere ai bisogni delle persone e alle nuove sfide di una società sempre più frammentata, integrando azioni e iniziative già messe in campo dal mondo delle imprese. E se la responsabilità sociale diventa collettiva, coinvolgendo anche i lavoratori e riconoscendo il loro diritto alla contrattazione, allora è possibile redistribuire risorse in modo equo. E’ in questo modo che le relazioni sindacali, grazie alla bilateralità, contribuiscono alla sostenibilità sociale del sistema economico e del Paese.
Creare un modello circolare virtuoso in cui ogni “esercizio” genera valore e torna a beneficio di tutti è il finis ultimus a cui aspirare. Secondo la visione del Presidente dell’EBS è la vera connessione tra bilateralità e sostenibilità.
Onofrio Rota, segretario generale Fai Cisl ha dichiarato come l’E.B.S. sia stato costituito “con l’obiettivo di valorizzare il comune impegno a supporto di lavoratrici e lavoratori del settore, con azioni di sostegno al reddito, per favorire la natalità, nella promozione di politiche di pari opportunità e contrasto alla violenza di genere e di integrazione alla previdenza complementare”. Giovanni Mininni, segretario Flai Cgil ha affermato la necessità che la bilateralità possa dare risposte concrete e continuative alle parti, aziende, lavoratrici e lavoratori ma con l’auspicio che rimangano integrative e non sostitutive della primaria azione del legislatore. L’impegno dell’E.B.S. contro la violenza di genere rappresentata sempre secondo Giovanni Mininni, “un salto di qualità”, prendendosi “la responsabilità di affrontare un problema culturale. La violenza di genere è un problema degli uomini e deve interrogare tutti noi su quale sia la concezione culturale del nostro rapporto con le donne. Come farlo? Con la formazione, che sia rivolta anche agli uomini”, richiamando il sostegno dell’E.B.S. alla Onlus Pangea, presente in sala.
In questo contesto, come ha richiamato Enrica Mammuccari, Segretario generale Uila Uil la bilateralità può svolgere una funzione “anticipatoria” rispetto alle “scelte del legislatore. Ovvio che non dobbiamo sostituirci, ma possiamo offrire il nostro contributo all’esercizio di una funzione statale che molto spesso viene a mancare”.
Fondamentale, in una visione di sfide per il futuro sulle quali l’E.B.S. dovrà confrontarsi, sarà la consapevolezza, richiamata da Onofrio Rota del “problema del calo demografico” e nel “2050 “la diminuzione di sette milioni di lavoratori”. Sul tema della presenza della rappresentanza sindacale nei consigli di amministrazione delle imprese Giovanni Mininni ha fatto eco affermando che, a fronte della Legge 199 contro il caporalato in cui è previsto un ruolo per gli enti bilaterali, “quando pensiamo al ruolo che deve esercitare un sindacato, a tutela del lavoratore, non possiamo farci carico delle politiche attive del lavoro, perché significherebbe parcellizzare, chiuderci ognuno nel proprio settore e, quindi, fallire come ha fatto lo Stato”.
A chiusura, Enrica Mammuccari ha posto l’attenzione sulla necessità di “creare ponti tra i lavoratori e le imprese, offrendo competenze, non solo la funzione politica, le cosiddette hard skills.”
Il tema della formazione, mediante l’azione di facilitazione per le Aziende richiedenti ed i lavoratori, rappresenta un nuovo tassello che l’E.B.S. ha già in programma di offrire nel panorama dei sostegni facenti parte del Welfare dell’Industria Alimentare. Il tutto affinchè il settore possa essere sempre più sostenibile.
Queste le riflessioni e gli intenti, in costante evoluzione e sviluppo, esposti dalla bilateralità, come il nuovo logo dell’Ente Bilaterale di Settore presentato a chiusura dell’evento: la rappresentazione grafica di una struttura industriale moderna e sostenibile che rappresenta e racchiude tutta l’Industria Alimentare.
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